Come insegnare l’Educazione Civica ai bambini: 3 poteri a disposizione

Per gli educatori e gli insegnanti si presenta quindi una grande sfida: infatti, non è semplice affrontare grandi temi come moralità, comunità, cittadinanza, diritti e doveri con i più piccoli. In realtà i primi passi verso l’educazione civica vengono fatti in famiglia, e come sempre è fondamentale il nostro ruolo da genitori.

Come spiega il Dott. Tomba, dottore in scienze psicologiche e divulgatore, “come genitori possiamo aiutare i bambini a maturare un’attenzione, una spinta e un interesse reali e profondi verso gli altri, verso la collaborazione e la solidarietà e a sviluppare maggiore rispetto per il prossimo, per l’ambiente e per la collettività. Tutto questo, nel tempo, può aiutarli a sviluppare un profondo senso civico e porre le basi per lo sviluppo di valori più complessi, legati alla società e al mondo in cui vivranno.” Ma quali sono gli strumenti principali che abbiamo per contribuire attivamente a crescere i sentimenti ed i valori morali dei futuri cittadini di domani?

Nella nostra azione educativa quotidiana abbiamo a disposizione ben 3 poteri, che spesso utilizziamo inconsapevolmente, ma che sono potentissimi ed efficaci:

  1.  POTERE DELL’ESEMPIO: fin dalle prime fasi di sviluppo, il piccolo impara osservando e imitando il comportamento di noi genitori e di chi lo circonda. L’imitazione è una forma di apprendimento che utilizziamo durante tutto l’arco della vita. Le neuroscienze hanno dimostrato che questa capacità naturale che ha l’uomo di imitare e di apprendere da un modello dipende da classi di neuroni specializzate proprio in questo procedimento: i cosiddetti “neuroni specchio”. È importante darci l’obiettivo di ispirare i nostri bambini con il buon esempio, perché è grazie a questo che potranno crescere equilibrati, ottimisti ed empatici verso le persone e l’ambiente che li circonda. Se per esempio buttiamo i rifiuti nel rispetto della raccolta differenziata, anche i nostri bambini rispetteranno l’ambiente che li circonda. Allo stesso modo, se saremo sempre educati e rispettosi verso il prossimo, anche i nostri figli lo saranno nei confronti dei compagni di classe, delle maestre e di tutte le persone che incontreranno.
  2. POTERE DEL RINFORZO: il rinforzo può essere definito come una risposta ad un evento. Se la risposta è positiva tenderemo a ripetere più spesso il comportamento che l’ha generata. Ecco perché noi genitori possiamo utilizzare questo tipo di potere per aiutare il bambino a ripetere i comportamenti positivi. È importante saper dare “rinforzi differenziati”, per aiutare il piccolo a capire che non tutte le regole hanno la stessa importanza. Se per esempio insegniamo a nostro figlio che bisogna mangiare seduti ma poi non ci arrabbiamo se mangia in piedi, probabilmente capirà che questa non è una regola importante. Se invece il bimbo picchia un compagno di classe e viene sgridato energicamente, capirà di aver sbagliato e di aver infranto una regola ferrea.
  3. POTERE DELLE FIABE: le fiabe e i racconti sono un altro strumento importante per trasmettere e insegnare ai bambini i valori della bontà d’animo, della gentilezza, del rispetto per l’altro, e ancora, dell’andare oltre alle apparenze, della capacità di superare le situazioni difficili e di avere tanta forza di volontà. Possono essere prese come punto di riferimento nello sviluppo morale e relazionale del bambino e della sua vita interiore e con gli altri. Con la fiaba de ‘I musicanti di Brema’ potremo insegnare ai nostri bambini l’importanza del lavoro di squadra, l’inclusione dei più deboli e la capacità di risolvere i problemi; con la fiaba ‘I vestiti nuovi dell’imperatore’ potremo invece trasmettere altri valori del buon cittadino, come sviluppare il pensiero critico, la sincerità e il saper sostenere le proprie ragioni.

Cambiare il mondo partendo dal cuore dei bambini e accompagnarli a fare i primi passi nell’educazione civica è la grande missione che si prefigge il nuovo volume di QUID+ intitolato Dall’Io al Noi – il cuore dei bambini cambierà il mondo. Missione sostenuta e condivisa dalla senatrice a vita della Repubblica Italiana Liliana Segre che ne ha scritto la prefazione: “Stimolare, allenare, perfezionare, elevare a potenza ennesima il senso civico dei bambini è una ‘misura preventiva’, un vaccino universale contro l’indifferenza”.

L’Educazione Civica si impara a scuola, ma in primo luogo in famiglia: è fondamentale quindi l’alleanza scuola-famiglia poiché l’accesso alla scuola dell’infanzia amplia quanto si è sperimentato in famiglia. È a scuola, infatti, che si allena e si ampliano i valori famigliari: il piccolo attraverso il confronto con gli altri bambini, impara a rispettare i luoghi comunica, a condividere i giochi, a rispettare turni e orario, ad accogliere la diversità ed ad accettare gusti, idee e opinioni diverse dalle sue. SCOPRILO QUI.

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