Le bici senza pedali sono ormai sempre più diffuse fra i bambini piccoli che non sono ancora in grado di pedalare. Esse rappresentano una modalità diverse per imparare ad andare in bici con il rotelle, quest’ultime certamente più comuni in passato.
Le bici senza pedali sono state esportate dal Nord Europa ed hanno gradualmente sostituito quel fare praticare fatto di sabati e domeniche con i papà che reggevano i sellini dei bambini per non farli cadere, durante le loro lezioni di bicicletta.
Ora vedremo qual è la funzione della bici senza pedali, da quando e fino a quando è consigliata, quali modelli scegliere e quali sono gli altri modi per imparare a trovare quell’equilibro necessario per pedalare in sicurezza.
Bici senza pedali: a cosa serve
Per andare in bicicletta è necessario essere sempre in equilibrio. Ed è proprio per l’esercizio che va fatto che è necessario mettere le rotelline. Le bici senza pedali hanno proprio la funzione di imparare a trovare l’equilibrio con un sistema molto semplice.
Esse hanno la stessa forma della bicicletta ma per andare avanti o indietro, anziché pedalare, si mettono i piedini per terra. Muovendoli, la bicicletta si sposterà. All’inizio si farà fatica, poi si andrà sempre più velocemente fino a quando il bambino o la bambina solleveranno i piedini ed andranno velocemente fino a quando, avendo bisogno di un’altra spinta, li metteranno a terra.
Facendo pratica, i bambini necessariamente troveranno il proprio equilibrio e, una volta che avranno la propria bicicletta, non cadranno. La bici senza pedali, a parte la mancanza di quest’ultimi, non differisce per nulla da una normale bici da bambino, per questo egli/ella non farà fatica ad usare gli stessi principi quando sarà cresciuto.
Da che età è consigliata e per quanto tempo
La bici a pedali si può usare da quando i bambini sono in grado di camminare in modo sicuro. Per questo motivo il periodo migliore per iniziare ad usarla è dai 12-18 mesi. Se ci rendiamo conto che nostro figlio/a non si sente sicuro, aspettiamo un attimo. Forzare questa forma di movimento, che dovrebbe semplificare i passi del bambino, non avrebbe senso. A volte, bastano poche settimane per vedere conquistare la sicurezza necessaria per imparare ad andare anche sulla bici a pedali.
In genere, se il bambino la usa spesso, i progressi saranno veloci, per cui una volta visto il piccoli in grado di alzare i piedini e stare in equilibrio, egli/ella potrà essere già pronto a pedalare. Ovviamente, senza rotelle! Potrebbe bastare qualche giro di cortile con un adulto dietro, più per dare sicurezza a livello psicologico che fisico, per vedere il proprio bambino, la propria bambina, andare dritti e sicuri.
Le bici senza pedali sono adatte ai bambini piccoli per cui meglio non procrastinare né troppo il passaggio alla bicicletta normale né il suo uso. Intorno ai 5-6 anni i bambini dovrebbero usare una bicicletta normale, per cui, qualora non si sia mai provata, si userà con le rotelle piuttosto che senza pedali. Un po’ come per insegnare a nuotare, con un po’ di aiuto di mamma e papà, tempo e pazienza, si diventerà sicuri centauri.

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Quali modelli scegliere
Essendo ormai assai diffuse, sia on line che in negozi di giochi o specializzati, di biciclette senza pedali in commercio ci sono tantissimi modelli con fasce di prezzo assai diverse. Quelle di legno sono tra le più belle ma molte di loro hanno il grosso limite di non crescere con il bambino, nel senso che il sellino non si può alzare. Quelle di plastica sono più fragili, spesso ed anche meno stilose. Il compromesso è il modello di alluminio, resistente, carino, ma soprattutto in grado di seguire un pochino il bambino, quando cresce un pochino in altezza.
È importante che il sellino possa salire o scendere in quanto il bambino deve necessariamente toccare bene il pavimento con i piedini, a differenza di quanto avviene con la bici normale.
Con quest’ultima si può toccare anche solo con le punte, in quanto i piedi verranno messi a terra solo quando la pedalata è terminata. Con la bici senza pedali, invece, il bambino deve imparare l’equilibrio e questo può avvenire solo gradualmente. Egli /ella devono staccare a terra con tutta la pianta del piede perché devono spingersi per potersi muovere e non devono cadere. Il bambino/a deve sentirsi sicuro e gratificato da questo gioco, non solo questo è importante in termini di autostima, ma soprattutto per evitare che, avendo paura che si possa fare male, perda interessa o lo viva con ansia. Essendo molto piccoli può ad ogni modo essere consigliato l’uso di un caschetto che poi sarà necessario usare sulla bicicletta normale.

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Altri modi per imparare a pedalare
Se non avessimo voglia di comprare una bici senza pedali o se fosse ad essa poco interessata la nostra prole, le rotelle non vanno demonizzate. L’importante è fare sempre passaggi graduali in modo da evitare di ritornare indietro sui propri passi. Una volta che si è deciso di togliere le rotelle, esse non andranno più rimesse. Dunque, andiamo adagio piuttosto ma evitiamo di trasmettere insicurezza ai piccoli.
Un’alternativa alla bici senza pedali o alle rotelle sono i monopattini a due ruote. Quando il bambino/a passa dal monopattino a tre ruote a quello a due egli/ella deve mettere in campo il proprio equilibrio. Per non cadere, per non stare sempre con un piedi a terra e l’altro sulla pedana non avranno altra scelta che concertarsi e trovare il proprio equilibrio. In tal modo, una volta passati sulla bicicletta non faranno grandi sforzi. A parte la differenza di avere un sellino che li farà stare seduti, non cambia nulla rispetto al monopattino.
Provare per credere, per buona pace dei papà che non vedevano l’ora di scorrazzare dietro ai propri pargoli fin quando caduta memorabile non richiedesse una grande dose di coccole ed un cerotto di pronto soccorso per ritrovare il sorriso!