Armi antiche: dalla Peste degli Ittiti al Fuoco Greco

Armi antiche: dalla Peste degli Ittiti al Fuoco Greco

Ok, pensi all’impero romano, ma potresti sopportare 20 giorni di scorpioni in faccia in suo onore? (Eden, Janine e Jim tramite flickr, CC BY 2.0)

Le guerre antiche hanno visto l’invenzione di armi creative e spesso brutali. Alcune di queste armi sono ancora un mistero per la scienza. Un esempio sono le bombe di terracotta piene di scorpioni velenosi, utilizzate circa 2000 anni fa contro i soldati romani che assediavano la città di Hatra. Queste bombe venivano lanciate contro i soldati e miravano alle parti esposte della pelle, causando danni significativi. Un altro esempio è la Peste degli Ittiti, che si pensa sia stata utilizzata come arma biologica nel XIV secolo a.C. La malattia batterica della tularemia veniva diffusa attraverso arieti e asini infetti schierati lungo le rotte commerciali dei nemici. Gli elefanti da guerra erano un’altra arma antica, ma erano disturbati dallo stridio dei maiali in preda al panico. Questo ha portato a un contrattacco di maiali, causando pesanti perdite. Un’altra arma mortale era il Fuoco Greco, un’arma chimica utilizzata nella guerra navale dell’Impero Bizantino. Questa miscela infiammabile veniva lanciata contro le navi nemiche e poteva bruciare anche sull’acqua. Infine, feci e cadaveri sono stati utilizzati come armi per coprire i nemici con contagio e cattivi odori. Questi approcci erano popolari tra gli arcieri Sciti e i soldati romani. Queste armi antiche possono sembrare primitive, ma hanno avuto un impatto significativo sul campo di battaglia.

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