Archeologi provenienti dall’Europa e dall’Africa hanno scoperto la più antica struttura in legno mai ritrovata e risalente a quasi mezzo milione di anni fa. Questo significa che una specie sconosciuta di ominidi, precedente agli homo sapiens, è stata presumibilmente responsabile della sua creazione.
I ricercatori hanno pubblicato le loro scoperte in un recente articolo sulla rivista scientifica Nature, dove hanno riferito di aver trovato la struttura in legno di “due tronchi ad incastro uniti trasversalmente da una tacca tagliata intenzionalmente” in un sito a Kalambo Falls, in Zambia, e l’hanno datata a 476.000 anni fa. Nello stesso luogo, che secondo gli scienziati potrebbe trattarsi di un’abitazione o piattaforma, hanno anche trovato quattro strumenti in legno: un bastone da scavo, un tronco tagliato, un cuneo e un ramo dentellato, ognuno dei quali risale a prima dell’epoca degli esseri umani moderni.
Come ha dichiarato Larry Barham, professore di archeologia dell’Università di Liverpool e autore principale dell’articolo: “Questa scoperta ha cambiato il modo in cui penso ai nostri primi antenati. Dimenticate l’etichetta ‘età della pietra’, guardate cosa stavano facendo queste persone: hanno fatto qualcosa di nuovo, e grande, con il legno. Hanno usato la loro intelligenza, immaginazione e abilità per creare qualcosa che non avevano mai visto prima, qualcosa che non era mai esistito prima”.
Il legno si è riuscito a preservato grazie alle cascate di Kalambo che hanno mantenuto i pezzi costantemente impregnati d’acqua, sigillandoli lontano dall’ossigeno e dai batteri dipendenti dall’ossigeno che li avrebbero degradati. La scoperta è piuttosto significativa dato che il legno è stato raramente conservato dalla prima età della pietra, offrendo uno sguardo estremamente raro nella vita dei nostri lontani antenati.
Oltre alla scoperta degli oggetti in legno, il ricercatore ha affermato che questi ominidi forse non erano nomadi e hanno invece trascorso un periodo di tempo prolungato vivendo nella zona. Un tempo abbastanza lungo da costruire una struttura dalle foreste circostanti e attingere acqua fresca dalle cascate.
Le cascate di Kalambo divennero in seguito un sito di occupazione dell’homo sapiens e un ricco tesoro di reperti archeologici dall’età della pietra in poi. L’importanza di questo luogo è tale da essere considerato Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO.
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