Il satellite militare statunitense DMSP-5D2 F14, dismesso nel 2020, si è frammentato in orbita a un’altitudine di 840 km, generando oltre 50 detriti spaziali. Questo evento, rilevato il 19 dicembre, si aggiunge a precedenti disgregazioni di satelliti della stessa serie (F11, F13, F15). Nonostante le procedure preventive per l’eliminazione di fonti energetiche residue, l’incidente evidenzia i limiti delle attuali misure di sicurezza. La proliferazione di detriti nello spazio rappresenta una minaccia crescente per le future missioni.
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